Rappresentazioni

Barroccini in via dell’Ariento (di D. Cei

La signora Atalanta arricchita, pretende di saper fare la signora bene, ma è goffa e autoritaria nei confronti del marito che studo della sitauzione familiare creata dalla moglie, fugge con la massaggiatrice. La commedia prosegue con un susseguirsi di gags comicissime.

Scandalo a i’Buio (di G.L. Ciolli)

In un boschetto nasconodegli strani funghi, tutti i paesani gli vorrebbero perchè pare che abbiano strani poteri. La signorina Frinzelli e la cameriera che fra l’altro gli ha scoperti, cominciano a venderli, ma presto si accorgono che i funghi non durano. Dovranno rendere i soldi a tutto il paese. L’intervento del parroco ristabilirà la calma e l’ordine.

1° premio alla rassegna teatrale Castiglione Dei Pepoli

I’Bisnonno Gribaldo (di D. Cei)

I bisnonno Garibaldo è una commedia comicissima in vernacolo fiorentino, ambientata in una Firenze prossima agli anni 2000. E’ la storia di un anziano benestante che dopo la morte di suo figlio, disgraziatamente rimane in casa da solo, con una nuora autoritaria e le tre figlie di lei, caratterialmente insopportabili. Una casa grande dove vivono ben tre generazioni e dove tutti devono sottostare alla direzione dittatoriale della mamma, a cominciare dal nonno, le figlie, i generi, i nipotini e chiunque si affacciasse da quella “maledetta porta”, compreso il gatto. Tutto gira attorno ad un testamento, redatto dal bisnonno in favore del figlio Bastiano, quando questi era ancora vivo e che lo lasciava unico erede di tutto l’ingente patrimonio di famiglia. Il conflitto generazionale, ma sopratutto i soldi del testamento, fanno emergere quei caratteri che inevitabilmente portano allo scontro, sempre verbalmente durissimo, che a malapena l’avvocato e il suo “giovane di studio” riescono a non farlo degenerare. Le varie situazioni comiche e paradossali vengono create grazie all’arguzia di un arzillo vecchietto, al fare autoritario della nuora, all’affacciarsi di tutti gli altri personaggi molto ben caratterizzati, che a loro modo contribuiscono con le loro varie situazioni a rendere la commedia oltre che vera anche molto brillante e comica. 

La Bottega di Sghio (di G. Bongini)

Una bella figliola, per una pena d’amore, prima illude e poi delude un signore brutto come la fame ma buono come il pane. Tanto buono che alla fine, rendendosi conto della propria situazione, risolve addirittura la pena d’amore della bella figliola e … ne riceve una ricompensa.